iPod Touch: Apple lo rimuove dai suoi siti

Per iPod Touch, il lettore multimediale di casa Apple che negli anni addietro ha saputo far breccia nel cuore degli utenti di tutto il mondo, è giunta la fine a tutti gli effetti. Dopo lo stop alla produzione che era stato annunciato nei giorni scorsi, da qualche ore a questa parte il gruppo di Cupertino ha pure cominciato a rimuovere dai suoi siti Web nel mondo ogni minimo riferimento al dispositivo.

Andando più in dettaglio, visitando il sito Internet di Apple si scopre che attualmente non è più possibile accedere alla pagina relativa ad iPod Touch in svariati paesi, come Canada, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Spagna, Singapore, Corea del Sud, Svezia, Svizzera e molti altri. Al momento della stesura di questa news, negli USA e in altri pochi paesi la pagina è invece ancora attiva, ma con ogni probabilità verrà rimossa a stretto giro.

Ricordiamo che iPod Touch è stato introdotto per la prima volta nell’ottobre 2001 ed è andato a configurasi come uno dei prodotti più iconici di Apple, ma l’interruzione del dispositivo è diventata inevitabile data l’ampia gamma di device dell’azienda della “mela morsicata” in grado di riprodurre musica, tra cui iPhone, iPad, Apple Watch e HomePod mini.

Ad ogni modo, il prodotto è del tutto esaurito o comunque presente in scorte fortemente limitate nei magazzini Apple di tutto il mondo. Coloro che nonostante tutto sono interessati all’acquisto del dispositivo, possono valutare di procedere con l’acquisto tramite Amazon, su cui è ancora disponibile la 7a Generazione con Continua la lettura di iPod Touch: Apple lo rimuove dai suoi siti

Virus nel telefono: come eliminare i virus dal cellulare

Quando leggiamo una news che parla di virus e di attacchi malware pensiamo subito a computer compromessi e da formattare, visto che nell’immaginario collettivo si è radicata l’idea che i computer sono gli unici dispositivi esposti alle minacce provenienti dalla rete.

Negli ultimi anni purtroppo i criminali informatici si sono concentrati maggiormente sui dispositivi portatili come smartphone e tablet: questo ha generato un elevato numero di segnalazioni su dispositivi portatili compromessi, con utenti che si sono ritrovati un virus nel telefono senza sapere come uscirne.

Le aziende di sicurezza informatica si sono attrezzati in tempo per offrire assistenza e programmi di protezione anche per i dispositivi portatili, così da poter difendere l’integrità dei telefoni e proteggere i dati personali in esso custoditi.

Nella guida che segue è possibile scoprire quali sono i telefoni maggiormente esposti alle minacce informatiche, quali sono i sintomi di un’infezione in atto, cosa possiamo fare per rimuovere i virus nel telefono e cosa possiamo fare per evitare future infezioni.

I telefoni possono essere infettati dai virus?

Virus nel telefono Android

Ransomware Android
Norton Mobile Security per Android
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Norton 360 Standard in offerta con il 66% di sconto

Norton è un’azienda che ha legato in maniera indissolubile il suo nome con il concetto stesso di antivirus.

Con i primi software di questo tipo prodotti agli albori degli anni ’90, tale marchio è cresciuto adattandosi ai contesti mutevoli dell’informatica.

I software proposti da Norton infatti, hanno contrastato efficacemente i primi e rudimentali virus, diffusi attraverso i floppy, così come oggi fanno con i più raffinati malware. Un percorso lungo più di trent’anni che ha reso il brand un pilastro dell’intero settore.

Oggi, grazie a Norton 360 Standard, è infatti possibile contrastare la pressoché totalità di potenziali attacchi che minacciano smartphone e computer moderni.

Parlare semplicemente di antivirus è riduttivo: quando ci si riferisce a Norton 360 Standard infatti, si vanno a considerare una serie di strumenti alquanto raffinati. Continua la lettura di Norton 360 Standard in offerta con il 66% di sconto

MasterCard crede nell’adozione di massa delle criptovalute

In un clima ambiguo fatto di voci contrastanti sul mercato crittografico, ancora una volta grandi aziende assumono un ruolo importante e definito. Infatti, proprio in questi giorni, MasterCard, nonostante la recente correzione delle criptovalute, continua a credere nella loro adozione di massa.

Lo ha dichiarato il Vicepresidente dello Sviluppo e dell’Innovazione di nuovi prodotti in MasterCard, Harold Bossé. Secondo lui, l’adozione di massa della tecnologia blockchain e delle risorse digitali non solo crescerà sempre di più, ma avverrà “prima piuttosto che dopo“.

Durante un webinar, Bossé ha evidenziato il fatto che ormai sono milioni gli utenti che sfruttano la comodità delle risorse digitali, inviandole e consumandole in tutto il mondo. Basti pensare anche al ruolo che stanno avendo le criptovalute nella guerra Russia-Ucraina. Infatti, proprio Bossé, specificando chi sta navigando maggiormente nella criptosfera, ha affermato:

Sono early adopter e new adopter, ma siamo passati ai mercati di massa, questo sarà un aspetto molto importante per le istituzioni finanziarie che si sposteranno nello spazio. Continua la lettura di MasterCard crede nell’adozione di massa delle criptovalute

Frodi finanziarie: i trend di questo 2022

Non siamo nemmeno a metà 2022, eppure, la Federal Trade Commission ha già registrato quasi 500.000 frodi online e oltre 300.000 furti d’identità. Un problema concreto, anche in considerazione del fatto che in molti, durante la pandemia, hanno per la prima volta approcciato la grande Rete: 782 milioni di persone nel mondo, secondo le Nazioni Unite. Per ovvie ragioni, potrebbero non essere in possesso delle competenze o degli strumenti necessari a difendersi dalle minacce informatiche.

Metti al sicuro i tuoi dati e i tuoi dispositivi scegliendo l’affidabilità di  Avast Premium Security, molto più di un semplice antivirus.

Un articolo comparso sul blog di Avast mette in evidenza i trend emergenti di quest’anno relativi a raggiri e truffe. Quali sono quelli più diffusi?

Il report della FTC su frodi online e furti d'identità
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Da i2Coalition un benchmark per valutare le VPN

L’adozione su larga scala dello smart working e l’impiego massiccio della comunicazione da remoto hanno spinto, negli ultimi due anni, l’utilizzo delle Virtual Private Network. Le previsioni degli analisti anticipano un’ulteriore crescita per il prossimo periodo. Ecco perché è necessario far tutto il possibile per garantire che i fornitori di questi servizi operino in modo conforme ai più elevati standard di sicurezza e tutela della privacy. Tra le realtà al lavoro su questo fronte c’è la i2Coalition (Internet Infratructure Coalition), gestore del consorzio VPN Trust Initiative che già riunisce tutti i nomi più importanti dell’industria. Oggi il gruppo annuncia la ridefinizione dei Trust Principles, linee guida e indicazioni che permetteranno all’interno settore di compiere un balzo in avanti. Tra le novità, anche la creazione (più avanti) di un benchmark attraverso cui valutare la qualità delle piattaforme.

Proteggi i tuoi dati, i tuoi dispositivi e la tua privacy  scegliendo l’affidabilità di NordVPN: approfitta dello sconto di oggi.

I principi a cui si fa riferimento sono stati messi nero su bianco partendo da input e feedback forniti da utenti e società civile. Continua la lettura di Da i2Coalition un benchmark per valutare le VPN

Amazon eero Pro 6E ed eero 6+: l’evoluzione della specie

L’evoluzione della specie non si ferma: la gamma eero dei router di connettività Amazon sforna la nuova generazione dei top di gamma, aggiungendo qualità e performance al premiato marchio delle reti mesh casalinghe.

I nuovi nati sono due, disponibili altresì in bundle compositi per ottenere una maggiore copertura complessiva:

Con l’arrivo del modello eero Pro 6E, la gamma eero sbarca ufficialmente al Wi-Fi 6E con una velocità di rete che arriva fino a 2,4 Gbps con copertura fino a 100 dispositivi in contemporanea e accesso alla banda 6 GHz.

Il modello eero 6+ garantisce invece maggior convenienza, tenendo comunque alta l’asticella delle specifiche: “La nuova offerta dual-band di eero è ideale per i piani internet fino a un gigabit e offre una copertura per oltre 75 dispositivi contemporaneamente. Ogni dispositivo ha 2 porte da 1,0 GbE per la connessione gigabit via cavo e fornisce anche l’accesso a canale radio a 160 MHz per una connessione wireless più veloce rispetto alle precedenti offerte eero con dual-band“. Il bundle con due unità copre fino a 370 mq (contro i 190 mq dell’unità singola), mentre il bundle da tre consente di coprire fino a 560 mq.

Amazon eero 6+

Amazon eero Pro 6E
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Le 10 cose più strane violate dai cybercriminali

Siamo abituati a pensare che la cybersecurity interessi solo dispositivi come computer, smartphone e tablet, ma i cybercriminali hanno iniziato già da tempo ad affondare le loro grinfie su un elenco ben più lungo di prodotti. Non sono esclusi nemmeno alcuni dei prodotti che reputiamo del tutto innocui e che teniamo nelle nostre case.

Vediamo la Top 10 degli apparecchi più strani finiti nel mirino dei malintenzionati. A compilarla è stato il team di Atlas VPN, soluzione che offre una Virtual Private Network evoluta e arricchita da molte funzionalità aggiuntive, oggi disponibile con l’81% di sconto sul prezzo di listino.

Ce n’è per tutti i gusti, ma sono gli ambiti della smart home e quello della Internet of Things a riservare le sorprese più eclatanti.

  1. Il termometro dell’acquario di un casinò nordamericano, collegato al network della struttura, è il punto d’accesso scelto per un attacco che ha consentito di allungare le mani su un database contenente informazioni sui clienti che giocano più denaro e altri dati personali.
  2. Continua la lettura di Le 10 cose più strane violate dai cybercriminali

Bitcoin a 8 mila dollari: la previsione sconcertante che sta allarmando molti

Se alcuni prevedono i 100.000 dollari per Bitcoin, altri, invece, sono convinti di una disfatta. Tra questi ultimi c’è Scott Minerd, Chief Investment Officer di Guggenheim Partners, società di servizi finanziari di consulenza e investimento globale.

Lo ha rivelato durante un’intervista ai microfoni della CNBC. Infatti, proprio lunedì 23 maggio ha fatto sapere che le previsioni per la regina delle criptovalute saranno molto probabilmente funeste. Ma su questo, non ci sono dubbi stando a quanto ha dichiarato.

Infatti, secondo Minerd, Bitcoin potrebbe scendere ancora di più rispetto a quanto siamo stati abituati dalla sua volatilità. A parer suo il prezzo di scambio, in futuro, arriverà a 8. Continua la lettura di Bitcoin a 8 mila dollari: la previsione sconcertante che sta allarmando molti

La fibra ottica in 7 milioni di case: aggiudicati i lotti

Il Ministero dell’Innovazione ha annunciato di aver aggiudicato, con un mese di anticipo rispetto agli obiettivi del PNRR, il bando “Italia a 1 Giga” per portare la banda ultralarga in circa 7 milioni di indirizzi civici su tutto il territorio italiano.

Si partiva da una base d’asta di 3,6 miliardi e la gara ha portato allo Stato un risparmio di circa 220 milioni di Euro; 1,8 miliardi di opere sono state aggiudicate da Open Fiber, mentre 1,6 miliardi sono state aggiudicate a TIM. “I fondi pubblici andranno a finanziare fino al 70% degli investimenti che dovranno essere realizzati entro il 30 giugno 2026“, ha spiegato il ministero: “I vincitori della gara completeranno gli investimenti con propri fondi, stimati in circa 1,5 miliardi di euro”.

Questi i lotti aggiudicati sulla base di quella che è stata “l’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo” ed i relativi operatori:

D-Link Green: gli switch diventano più sostenibili

Ad oggi, nella confezione di uno switch D-Link sono presenti sia un cavo di alimentazione UE sia uno con spina UK. Le cose stanno per cambiare, grazie all’introduzione di nuovi Stock Keeping Unit che confermano l’impegno dell’azienda nel nome della sostenibilità. Un ennesimo tassello dell’iniziativa Green lanciata ormai vent’anni fa.

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L’obiettivo è quello di ridurre lo spreco di materiali elettronici, a beneficio dell’ambiente. Attraverso la rivisitazione del processo di forecast e l’ottimizzazione dello stock presente presso il centro logistico europeo, viene eliminato uno dei due cavi in dotazione. Questo il commento di Stefano Nordio, Vice President Europe di D-Link.

D-Link DGS-1510, switch professionale con 52 porte
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NordVPN su Linux: NordLynx e altre novità

La squadra di sviluppatori costantemente al lavoro su NordVPN ha rilasciato oggi un aggiornamento che porta l’applicazione Linux del servizio alla versione 3.13.0. Come sempre accade in occasione della distribuzione di un nuovo update, sulle pagine del sito ufficiale compare un avviso che illustra nel dettaglio quali sono le novità introdotte.

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Il cambiamento più importante descritto dal changelog è quello che riguarda l’impostazione di NordLynx come protocollo attivo di default per il funzionamento della Virtual Private Network. Introdotto nel novembre 2020, si basa su WireGuard e consente di soddisfare le esigenze manifestate dagli utenti che non hanno alcuna intenzione di scendere a compromessi in termini di velocità, pur garantendo il più elevato livello di protezione possibile alla privacy e alle sessioni di navigazione. Rimandiamo a un post dedicato per tutte le informazioni e i dettagli in merito alle prestazioni.

NordLynx diventa il protocollo utilizzato di default da NordVPN su Linux
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Coinbase: Recensione e Guida Pratica 2022 | Pro e Contro

Negli scorsi giorni abbiamo avuto già modo di parlare di Coinbase e del suo approdo a Wall Street. La quotazione della piattaforma nella Borsa americana rappresenta un evento epocale e una svolta per il mondo delle criptovalute, anche per quanto riguarda l’opinione pubblica.

Ma cos’è Coinbase? Come funziona nel dettaglio e come usare questo servizio? In questa guida completa forniremo dei brevi tutorial per Coinbase, rispondendo a queste e altre domande e considerando anche le opinioni di chi l’ha già utilizzata.

Cosa è Coinbase

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Coinbase è un exchange di criptovalute, ossia una piattaforma dove è possibile acquistare e vendere monete virtuali, come ad esempio Bitcoin, Ethereum, Ripple e altre criptovalute meno note (come quelle emergenti) ma non per questo meno interessanti.

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Rete Wi-Fi pubblica: rischi, pericoli e come proteggersi

Connettersi ad una rete Wi-Fi pubblica è semplice e alla portata di tutti ma pochi utenti comprendono realmente cosa rischiano quando si agganciano a queste reti. Una connessione Wi-Fi gratuita (ancor di più se accessibile senza password) può nascondere delle insidie anche molto pericolose in grado di danneggiare il dispositivo e mettere a repentaglio le informazioni personali come password, credenziali d’accesso ai siti e numeri di carte di credito.

Nella guida che segue è possibile scoprire quali sono i rischi e i pericoli di una rete Wi-Fi pubblica e cosa è possibile fare per proteggersi adeguatamente, utilizzando una connessione cifrata e inviolabile ogni volta che riusciamo a connetterci ad un hotspot Wi-Fi pubblico.

Wi-Fi gratis pubblico: come funziona?

Hotspot Wi-Fi pubblico

Il Wi-Fi pubblico è presente in molte città italiane all’interno dei parchi, nelle aree ricreative, nei centri commerciali, nei negozi di grandi catene, negli aeroporti e sui treni ad alta percorrenza (come per esempio i treni Frecciarossa o i treni Italo). Nella maggior parte dei casi l’accesso a questa rete è libero, senza dover nemmeno inserire la password: vengono utilizzati altri sistemi d’autenticazione per riconoscere i singoli utenti connessi.

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Banda larga: 2.500 euro anche per professionisti

Da ieri anche i professionisti possono richiedere un contributo fino a 2.500 euro per la sottoscrizione di abbonamenti ai servizi a banda larga. È entrato infatti in vigore il decreto del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che estende la platea dei beneficiari del piano Voucher per le imprese. Con lo stesso decreto è stata effettuata una riallocazione dei fondi, in quanto risultavano già esauriti per il voucher di tipo C in alcune regioni.

Il piano Voucher per le imprese (fase II), introdotto con il decreto del 23 dicembre 2021, riguardava unicamente le micro, piccole e medie imprese. Il decreto del 27 aprile 2022 ha esteso i beneficiari alle persone fisiche titolari di partita IVA che esercitano una professione intellettuale, in proprio o in forma associata. Anche i professionisti possono quindi richiedere il contributo per gli abbonamenti alla banda larga con velocità in download compresa tra 30 Mbps e 1 Gbps.

Nella tabella sono riportate le quattro tipologie di voucher:

Piano Voucher per le imprese: le tipologie del contributo
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Quando è indispensabile avere una VPN attiva?

Che le VPN sono uno strumento perfetto per proteggere una connessione Internet è ormai risaputo.

Avere costantemente questo servizio attivo però, per alcuni utenti, può essere difficoltoso. Se si ha a che fare con un computer datato infatti, l’utilizzo di un client può appesantire ancora di più la macchina in uso. Allo stesso tempo, una connessione di base poco performante, può essere ancor più limitata da una VPN.

In questi casi, la tendenza è quella di utilizzare lo strumento solo nei momenti in cui vi è più necessità. Ma in quali contesti avere una VPN è davvero essenziale?

Ancor prima di scegliere quando attivare o meno questo servizio, è bene affidarsi a una VPN ad alte prestazioni. Continua la lettura di Quando è indispensabile avere una VPN attiva?